Immaginatevi il cammino interiore della vostra mente...
immaginatevela come una ginnasta
in piedi su una trave...
...in eterno bilico.
Da una parte la depressione, l'insoddisfazione...
dall'altra la felicità, il benessere...
e voi che passate il resto della vostra vita a rimanere in bilico
proprio come una ginnasta.
Non esistono trucchi, misteri, nemmeno giorni d'allenamento
una volta si va da una parte e un'altra volta dall'altra
basta poco...
basta un'incomprensione con la propria ragazza,
con il proprio amico,
basta una giornata nera al lavoro...
oppure
un abbraccio, una chiaccherata
il sole in faccia durante una giornata di primavera,
una risata....
E' così...ed è proprio così che a volte si scivola
da una di queste due oparti,
i muscoli tesi non reggono...ci si forza per un sacco di tempo,
a volte ci si sbilancia dal lato opposto
ma mai con tutto il corpo.
E poi ci si ritrova qui a cercare con tutte le nostre forze
di riprendere il nostro equilibrio...
il nostro equilibrio interiore.

Quando parlo guardo sempre negli occhi di chi mi ascolta
i miei occhi non si distaccano mai dai suoi.
Se non abbassano lo sguardo...
mi incantano…mi catturano…
Mi rapisce quel riflesso di disarmante verità che sprigionano
e molto spesso quell'alone
mi ha permesso di notare tanti ignari aspetti
di persone e cose
importanti ed irrisori....
Chi sa guardare dritto negli occhi…guada dritto anche nel cuore
senza esitazione tocca i veli della sua forma…
ne libera pensieri e armature superficiali
per poi rompere ogni distanza e assaporarne l'essenza...
Solo chi ha il coraggio di mostrarsi "nudo per quel che si è"
riesce a spogliarsi di artificio e guardare l'altro nella sua realtà,
 senza paure, né pudore,
 perché in quegli occhi non abita giudizio
ma solo il letto dell' accoglienza.

Siamo le voci di questo chiassoso silenzio
dove l'immenso è una parola sola
...dove un'ora sono mille anni
e dove nei tuoi occhi grandi...
io trovo un motivo per ricominciare.
Mi piace quando mi guardi con quegli occhi grandi
che si aprono dinnanzi a me
come se fosse sempre la prima volta.
Mi piace quando mi tocchi con quelle tue mani delicate...
mi accarezzi il volto...e le sento che tremano.
Mi piace quando mi baci come non haui fatto maui...
con quella bocca che si mette imbarazzo
e fa capire che mi vuio bene!
Eppure Amore Mio...
lo fai con una dolcezza
che mai nessuno saprà più creare.
Mi piace quando da lontano mi dici urlando:
"Ti Voglio Bene!"
...e io...
come un ragazzino che lo sente per la prima volta...
mi volto...desiderando che la tua voce
me lo ripeta ancora.
Dimmelo ancora amore mio...
Scrivimelo in faccia questo amore...
Stringimi forte e non farmi andare via da qua.
Guardami te ne prego...e non lasciarmi mai
altrimenti si spegne la Luce dentro gli occhi miei.

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Ognuno ha la sua pioggia....ognuno ha una tempesta personale...
cosa vuoi che sia?....tu vai Avanti
siamo tutti bagnati...tutti quanti...
Sorridi...sorridi sempre
vai sereno...non ti serve l'ombrello
non mollare forza...

Il Poeta è un cacciatore di sogni...di illusioni...
e stende un arcobaleno tra la terra e il cielo
per camminar lassù fino alle stelle.
Ammira tutto ciò che vede...
cammina per boschi e prati rincorrendo le farfalle
parla con i fiori e sfoglia margherite...
Lui che canta con il cuore e parla alle cose terrene e non...
accetta la sua vita senza pretese,
niente e nessuno...neppure il destino
annullerà il suo amore.
Il poeta ha il cuore di un fanciullo
e parla alla luna per dare un senso al suo cuore.

Ho una valigia di cartone legata da uno spago che contiene i miei sogni,
la tengo in cima ad un armadio dentro casa, la dimentico per mesi…
a volte per anni…vecchia…ormai ridotta male, con tante etichette attaccate sopra…
…aeroporti, stazioni, isole lontane…voli speciali che non hanno prezzo.
Mi sono ricordata stamattina per caso…che avevo quella valigia, l’ho presa…
era piena di polvere, non avevo il coraggio di toglier lo spago,
“E se i miei sogni scappano via? O se la apro e la trovo vuota?” pensai…
La guardavo con il cuore che batteva forte…il desiderio di aprirla era grande,
mi ripetevo…”E se non ci sono più i sogni?
Fermarmi per la paura di non avere più i sogni…
 rinunciare ad aprire quella valigia forse significava voler smettere di vivere,
ma vivere qualcosa di immensamente diverso dal semplice respirare,
dal lasciare che il cuore pompi sangue in un contenitore che è il nostro corpo senza
un desiderio grande da realizzare…un lavoro, un amore, dei figli, un’utopia…
Quello che la nostra valigia contiene non importa…
ma non può stare vuota sopra ad un armadio.
Presa da questa convinzione l’ho aperta…non era vuota…
Alcuni sogni mancavano…perché qualcuno lo si regala
e qualcun altro ci viene rubato…
ma ce n’erano ancora tanti, tantissimi…
Li ho riconosciuti…sì erano i miei…Potevo ancora pensare di partire…
Improvvisamente li volevo tutti e ne volevo atri per riempirla
…ma non per tenerli tutti per me…
Il desiderio più grande era quello di regalare un sogno a chi ha la sua valigia vuota
affinché  possa  anche lui partire ancora…ripartire…
perché magari preso dalla frenesia della vita non si accorge che perde i suoi sogni.
Li guardavo estasiata…erano loro, i miei sogni dimenticati, accantonati
messi un attimo da parte, i miei sogni che credevo perduti…belli…stupendi…
pieni di colori…erano di nuovo con me…
La stanza era buia, ma aperta quella valigia…un arcobaleno stupendo la illuminò
e i sogni come farfalle colorate volarono per la stanza…
si posarono su di me come se fossi un fiore…
Mi sentivo come un fiore raro, unico…
avevo per me delle farfalle che nelle ali avevano nascoste piccole felicità.
 

Se qualcuno di voi ha una valigia di cartone dimenticata sopra un armadio…
ci guardi dentro al più presto perché non è vuota…
forse basta solo avere il coraggio di guardarci dentro.
Io ho guardato…
In un angolino c’è ancora il mio piccolo grande sogno.

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Difendimi dalle forze contrarie
la notte... nel sonno... quando non sono cosciente
quando il mio percorso si fa incerto.
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte in uno dei tuoi regni di quiete:
E non abbandonarmi mai...perchè le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi aneliti del cuore...sono solo l'ombra della Luce.
Ricordami come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai...perchè la pace che ho sentito in certi momenti
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
sono solo l'ombra della Luce.

La nostra vita è una serie di immagini...
Ci scorrono davanti come le città in autostrada...
...ma ogni tanto un'Emozione ci rimane impressa per un istante
e noi sappiamo che non è
una semplice Immagine Passeggera...
sappiamo che questo istante
con tutto ciò che racchiude...
...vivrà per Sempre.

Capita di sentirsi soli
anche in mezzo a tanta gente...
Si sente un vuoto dentro
che si vorrebbe colmare.
Non si sa la causa...
non si sa quale sia la cura.
Senti una morsa allo stomaco...
che non è un dolore fisico...
Però basta un semplice gesto
per far tornare il sorriso
sul volto di una persona...
Piccole attenzioni che
si danno per scontate...
e poi così scontate
non sono...
Eppure si danno per scontate...
si crede che siano superflue...
Bisogna cercare di rendere
questa vita più vivibile,
andando a cercare le piccole gioie
nascoste dietro l'angolo...
un piccolo gesto inaspettato
che provoca
un'esplosione di Emozione.

Quando si è al buio...
gli occhi si abituano a vedere nell'oscurità.
Tutto prende una particolare forma...
Si riesce a camminare evitando gli ostacoli
...senza farsi male...
ci si sente addirittura protetti...
...al sicuro...
Poi...quando all'improvviso
arriva la luce...
chiudiamo gli occhi d'istinto perchè
abbiamo paura...
Paura di ciò che possiamo vedere...
ma alla fine li apriamo completamente
...ed ecco un mondo nuovo...
Tutto ciò che prima avevamo paura di vedere
ora...ci appare nitidamente e non ci fa male.
Anzi...comprendiamo che l'essenziale
è ben visibile agli occhi
anche se inizialmente la luce ci può accecare.
L'uomo è ciò che fa...non ciò che dice.