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    a
    La donna che aspetta...
    intuisce che quello che è
    non è quello che avrebbe potuto essere,
    ma nemmeno quello che sarà.
    La donna che aspetta...
    vede il segreto oltre il buio
    il viaggio oltre il passo...
    il bacio oltre le labbra.
    Vede se stessa oltre l'altrui immagine di lei.
    La donna che aspetta tocca quello che non si può vedere
    canta quello che non si può sentire
    e ogni giorno incide un sorriso nuovo
    nella carne dell’alba.
    La donna che aspetta...
    ha il cuore nel palmo della mano
    offerto come una fontana di sangue.
    Goccia dopo goccia...battito dopo battito,
    sfida il tic tac del tempo e avanza.
    La donna che aspetta...
    non si guarda dietro
    ...non si guarda davanti.
    Si guarda dentro e cresce.
    La donna che aspetta...
    invoca il vento...le stelle...i mari
    e culla nei suoi occhi i sogni che fanno girare la terra.
    La donna che aspetta...
    sa che non è la barca quel che lei aspetta
    ma che è la barca che sta aspettando lei.
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    SAPERE CHE C'è QLKNO

     DONNA QUADRO GABBIANO


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    LUNA SOLE

     

    * < Video Player 1/12

     

    Lei è partita... poi così d'improvviso...
    che non ha avuto il tempo di salutare
    istante breve...ancora più breve...
    Se c'è una luce che trafigge il tuo cuore
    ...l'arcobaleno sarà  il suo messaggio d'amore.
    Può darsi un giorno ti riuscirà a toccare...
    Con i colori si può cancellare
    il più evidente e desolante squallore.

    E' diventata sai... il tramonto di sera
    e parlerà come le foglie d'aprile...
    Vibrerà dentro ad ogni voce sincera
    e con gli uccelli vivrà il canto sottile.
    E il suo discorso più bello e più denso
    esprimerà con il silenzio... il suo senso.


    "Mi manchi tanto amico caro davvero...
    e tante cose son rimaste da dire
    Ascolta sempre solo musica vera
    e cerca sempre se puoi di capire"

    E' diventata sai il tramonto di sera...!!!


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    A

    I posti del cuore non sono posti reali...
    sono disegnati da magici pennelli
    che intingono colori da tavolozze interiori.
    Nei posti del cuore c'è sempre un profumo speciale
    che trova la sua fragranza nei dolci respiri dell'appartenenza.
    I posti del cuore non sono mai lontani...
    anche a mille mondi di distanza...
    si vedono come stelle cadenti in una stanza.
    Dentro i posti del cuore non si stà mai soli
    si vola a bordo delle Emozioni...
    verso universi superiori.
    I posti del cuore sono facili da trovare...
    basta chiedere  all'amore un passaggio per poterci arrivare.

    A 

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    desert.69


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                 Con un gelo di paura sopra il cuore...
               Lei galopperà come un nobile desrtiero
                   sul tappeto di un Superiore Amore.

                            Questo mondo è
                      un purgatorio di mattanza,
               ma c'è un Vento Amico sul suo sentiero.

                             Fra strapombi traditori...
                                   per fortuna...in lontananza...
                                      intravederà un Arazzo di Cielo
    .                                               ..e riposerà in un Dolce Canto.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     


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    Desert.69
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    Desert.69

    Osserva la musica...
    Essa fa parte della vera bellezza dello Spirito
    ...poichè è un ponte tra il Finito e l'Infinito.
    Con l'armonia dei suoni...
    ...si uniformano i colori
    che ci circondano e inondano la mente
    pervadendo quell'espressione di sè dell'Anima.
    Lascia che la musica migliore
    pervada la tua vita...
    e dalle voce
    ...poichè nell'assenza delle sue vibrazioni
    c'è fame di percezioni necessarie per l'anima
    ....e la Musica sa nutrirla.

    Desert.69


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  • desert.69


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  • «Sei dolcissimo», disse la mamma a Ben mentre facevano una passeggiata nei
    campi verso sera, «sei dolcissimo e tanto carino,
    non c’è nessuno al mondo come te!»
    «Davvero non c’è nessuno al mondo come me?», domandò Ben.
    «Certo che no», rispose la mamma, «sei unico!».
    Continuarono a camminare lentamente.
    Sopra le loro teste un grosso stormo di cicogne volava verso paesi lontani.
    «Ma perché?», chiese Ben fermandosi di colpo,
    «perché non c’è nessuno al mondo come me?».
    «Perché ognuno di noi è unico e speciale»,
    disse la mamma ridendo e accovacciandosi a terra.
    «Vieni qui, siediti vicino a me».
    Poi fischiò alla loro cagnetta, Splendida, perché si sedesse con loro.
    «Ma io non voglio che al mondo ci sia soltanto uno come me», protestò Ben.
    «Perché no?», si stupì la mamma,
    «è una cosa bellissima che tu sia unico e
    speciale!».
    «Perché così sono solo!», si lamentò Ben,
    «mentre io voglio che ci sia anche qualcun altro come me!»
    «Tu non sei solo», gli spiegò la mamma, «ci sono io con te, e anche papà».
    «Sì», ammise Ben, «però…». Era confuso e non ricordava più cosa voleva dire.
    «Vieni qui», mormorò la mamma, «siediti vicino a me».
    Ben non si sedette. All’improvviso i suoi occhi si fecero grandi e profondi:
    «E non c’è nemmeno nessuno al mondo come te?».
    «No, non c’è», disse la mamma.
    «Allora anche tu sei sola?»
    «Ma no. Ho te e papà…».
    «Ma non c’è nessuno proprio uguale a te?»
    «No, non c’è», ammise la mamma.
    «Allora sei sola», proclamò Ben sedendosi accanto a lei.
    «E non ti senti sola, da sola…?».
    La mamma sorrise, disegnò col dito dei cerchi per terra e rispose,
    «sono un pò sola e sono un pò con gli altri,
    e a me va bene essere un pò così e un pò cosà…».
    Il sole cominciava a tramontare, il cielo si fece quasi rosso.
    «Io mi sento solo», mormorò Ben sottovoce.
    «Ma tesoro», esclamò la mamma, «ci sono io con te!».
    «Ma tu non sei me».
    Tacquero.
    Nell’aria c’era un buon odore di terra e di erba,
    e un ronzio di mosche e di altri insetti che svolazzavano dappertutto, danzando.
    Ben accarezzò la cagnetta distesa accanto a lui. «Anche Splendida?»
    «Anche Splendida cosa?», domandò la mamma.
    «Anche di Splendida ce n’è solo una in tutto il mondo?».
    «Sì», rispose la mamma accarezzando il pelo morbido della cagnolina,
    «c'è una sola Splendida in tutto il mondo».
    Per terra, accanto ai piedi di Ben e della mamma,
    camminava una lunga fila di formiche. Forse mille.
    Si somigliavano moltissimo, mille formiche identiche.
    Ma quando Ben le guardò da
    vicino vide che una camminava veloce e un’altra piano.
    Una si sforzava di trascinare una foglia grande e un’altra trasportava soltanto un chicco di grano.
    E ce n’era una, piccolina, che correva avanti e indietro a lato della fila.
    Ben pensò che forse quella formichina aveva perso i genitori e li stava cercando.
    «Questa formica lo sa che non c’è nessun altra al mondo come lei?», domandò.
    «Questo non lo posso sapere», rispose la mamma.
    Ben ci pensò un pò su, poi disse: «Non lo puoi sapere perché tu non sei lei?».
    «Sì», confermò la mamma, «perché io non sono lei».
    La formichina rientrò finalmente nella fila e riprese a camminare con le altre.
    Ben pensò che forse le due formiche grandi che le camminavano accanto erano i suoi genitori.
    «Allora di ogni persona ce n’è solo una al mondo?» domandò Ben.
    «Sì, ce n’è solo una», disse la mamma.
    «E perciò sono tutti soli?».
    «Sono un pò soli ma sono anche un pò insieme. Sono sia l’uno sia l’altro».
    «Ma com’è possibile?».
    «Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma,
    «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
    «Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
    Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva.
    Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
    «Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava,
    «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».
    «Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».

    Desert.69


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    desert.69


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    desert.69


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    Il mio tempo passerà
    MANI HOPE FAITH


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    Desert.69
    Nel presente.....che è già futuro che passa....
    la vita è un pontre tra due Eternità.


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  • Desert.69
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    E' il momento di uscire...
    ....devo andare a donare.
    A volte si aspetta....
    Ma poi...
    ...l'istinto del dono è più forte delle aspettative.

    Desert.69


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