• La bontà...quattro metri sopra il cielo...

    Bontà d'animo

    Qualcuno dice che
    esser buoni non sempre premia,
    anzi alle volte ti si ritorce contro...
    Purtroppo la bontà d'animo non sempre è capita,
    o peggio ancora, apprezzata, la si da' per scontata...

    La vera bontà non fa calcoli…è fine a se stessa,
    e se non viene capita non è affar suo
    ma di chi non sa coglierne il senso profondo.
    Se la bontà viene sparsa col senso di gratitudine che deriva
    dall'averne così tanta che trabocca...
    non dovrebbe far sorgere in chi la dona nessun tipo di dubbio.

    La bontà non ha effetti positivi solo su coloro che ne beneficiano,
    ma anche su chi la esercita.

    Chi agisce eticamente avrà sempre, presto o tardi, un ritorno.
    E’ la bontà che conduce al successo….
    non  l'idea diffusa che solo chi non guarda in faccia nessuno
    e mette i piedi in testa agli altri
    possa far carriera e avere successo nella vita.
    Ecco perché essere buoni in modo autentico e positivo
    risulta essere una vera e propria arte
    che richiede attenzione e "intelligenza etica".

    La fiducia nella bontà altrui è una notevole testimonianza della propria bontà.

    La bontà è un termine che può suscitare poca considerazione.

    In Latino è BENIGNITAS ed indica benignità, affabilità, cortesia, generosità:
    tutti
    tratti propri della carità di Dio.

    La persona buona è colei che ha una buona opinione della vita,
    che pensa fondamentalmente bene di essa.

    L’esercizio quotidiano della bontà è una forma preziosa di apostolato
    e vale più che grandi realizzazioni. 

    La persona buona è una persona di pace, che diffonde intorno a sé
    un senso di pace, di libertà e di fiducia;
    è un dono prezioso per chi vive con lei o la incontra,
    perché “l’uomo di pace è più utile dell’uomo di molta dottrina”

    La bontà è una virtù che sta in ombra,
    rifugge dall’ostentazione, prescinde da sé:
    la persona buona
    non bada a sé, né chiede che la si veda.
    La persona buona è quindi immagine di Dio che si dona
    gioiosamente, abbracciando gli uomini.
    Per lei valgono queste parole attribuite a Gandhi:

    “Il miglior modo di predicare il Vangelo è viverlo.
    Una rosa non ha bisogno di prediche:
    diffonde il suo profumo ed è questa la sua predica.
    Fate che la vostra vita parli come una rosa.
    Persino il cieco, che non vede la rosa, ne viene attratto”.

    Un’ultima cosa bisogna che sia detto della bontà:che cioè essa è silenziosa.
    La vera bontà non parla molto; non spinge per farsi strada;
    non fa chiasso con organizzazioni e statistiche;
    non fotografa e non analizza.

    Quanto più è
    profonda, tanto più si fa silenziosa.

    Alla bontà devono accompagnarsi:

    Pazienza, virtù che fa sì che, di fronte alle ferite
    che nascono nella realizzazione del
    bene,
    l’uomo non sia preso dalla tristezza e dallo smarrimento del cuore,
    ma conservi la
    serenità e la lucidità dell’anima.
    Alla persona buona arriva di continuo il dolore, che vuol
    essere capito
    e di continuo si trova di fronte ai difetti altrui.

    Lucidità interiore, forza d’animo, visione della realtà sorretta dalla prudenza.
    Quando ciò non avviene c’è il rischio che essa di fronte al dolore
    diventi semplice compassione
    che non offre sostegno,
    di fronte alla menzogna perda il coraggio di testimoniare la
    verità,
    di fronte alla prepotenza si ritiri impaurita.

    Umorismo: esso aiuta a rendere più facile una sopportazione.
    Bisogna avere un occhio
    per ciò che c’è di strano nell’esistenza.
    Umorismo è un sorriso amichevole sulla
    stranezza di tutto ciò che è umano.
    Esso aiuta ad essere buoni, poiché dopo aver
    sorriso
    è più facile tornare ad impegnarsi con serietà.
    L’umorismo è la capacità di
    sorridere

    La bontà diventa effusione delicata e serena di mitezza
    e si accompagna a quella semplicità non
    disgiunta
    dalla prudenza dei saggi e dei santi.

    A volte una certa bontà d’animo è dono di natura;
     di norma la bontà del cristiano è frutto di impegno ascetico
    che richiede autodisciplina,perseveranza,
    capacità di rinuncia,preghiera costante e fiduciosa in Dio.
    Non si devono infatti dimenticare le parole di Gesù:
    “Nessuno è buono, se non Dio solo”
    Egli è la fonte di ogni bontà e la concede a chi gliela chiede con fede.

    Chi ha la bontà d'animo nel cuore...
    continui ad esserlo...
    Non avvilitevi se vi sembra che in cambio del vostro "dare"
    riceviate solo pesci in faccia...
    Non sentitevi soli...
    Quattro metri sopra al cielo potrebbe esserci qualcuno che
    vi osserva e vi apprezza in silezio...
    e ancora più sù c'è Dio che senza ombra di dubbio

    saprà donarvi gioia per il vostro operato.

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